mercoledì 26 ottobre 2011

POL CASAGLIA OVER 35 – PALATA PEPOLI 0 – 1

L’apertura del racconto della quinta di campionato é doverosa quanto sentita: anche in uno sconosciuto campetto della periferia ferrarese si levano al cielo tanti occhi lucidi che salutano il giovane Marco Simoncelli, un romagnolo allegro, pulito e, come noi, amante dello Sport.

Ciao Campione!Ora raccontiamo la partita che potrebbe essere così riassunta: “una volta ciascuno non fa male a nessuno”... a questo punto però i nostri lettori potrebbero obiettare che una cosa é vincere la semifinale che ha aperto le porte del Mazza, un’altra cosa é vincere una gara d’andata della regular season...come biasimarli?

Ma lasciamo quel sano pizzico di sarcasmo che contraddistingue sempre i nostri articoli e passiamo alla fredda cronaca. Come da copione delle ultime giornate, le Tigri Bianche schierano una formazione priva del suo portierone Zorz e dei giocatori di maggiore tecnica e fantasia: il neo-quarantenne Wizzy é ancora fermo ai box e il neo-allenatore Volto é ancora sofferente per l’infortunio rimediato nel derby (cui si aggiunge la terribile depressione causata dai suoi “barbagian” che ancora una volta si son fatti rimontare dal doppio vantaggio). La formazione che il funambolico MisterBosco mette in campo é pertanto: Leo tra i pali, ZioPierpa, Dade e Ardi in difesa, centrocampo a cinque con Jimmy a sinistra, CapitanCleo a destra e in mezzo il trio Larry-Roma-Macio, in avnti Villo e Anzilao. A disposizione Pappo, Cristiano e Milo, con Mirko che pur di non dare soddisfazione a Bosco si impossessa della bandierina e va a fare il badarighe sull’out di sinistra, ben lontano dalla panchina. Brividi durante l’appello quando l’austero fischietto brizzolato chiama Gigì la Trottolà...squalificato per un turno ma messo ugualmente in elenco dal distratto Bosco che non potendo scombinare ulteriormente la formazione prova a stupire tutti con questo coup de theatre.

La gara inizia bene per le Tigri che non sembrano soffrire troppo il palleggio degli avversari e che si rendono pericolosi col vivace Anzilao che prima spedisce a fil di palo un cross dalla sinistra con un’incornata imperiosa a centro area, poi impegna a terra il portiere ospite con una girata di destro al termine di un batti e ribatti all’altezza del dischetto. Purtroppo la spinta delle Tigri si esaurisce presto e alla lunga viene fuori la pochezza di un gioco povero di fantasia e di organizzazione nella costruzione della manovra. Il Palata dal canto suo inizia a tessere trame offensive che, un po’ per imprecisione degli attaccanti un po’ per la prontezza dei difensori di casa, non si concretezzano in vere e proprie occasioni da rete. La legge dei grandi numeri presenta tuttavia il conto a metà tempo, con un gollonzo degno delle migliori puntate di Mai dire Gol! Calcio di punizione dai venticinque metri, probabilmente innocuo come tutti i palloni recapitati fino a quel momento nell’area di rigore del Casaglia...Leo é intento a sistemare la barriera ed ecco che all’improvviso l’attaccante ospite calcia in porta sul secondo palo approfittando della distrazione della barriera, distante dal pallone nonostante nessuno avesse chiesto la distanza: Leo, vanamente proteso in tuffo, è uccellato e la migliore difesa del vecchio Continente deflorata. Sull’uno a zero si chiude la prima frazione, avara di emozioni e ricca di errori.

Nella ripresa Bosco, aiutato dalla magnanimità e dall’auto-sacrificio di Larry, mette dentro Milo a spingere sulla corsia di sinistra. Il cambio sortisce l’effetto di dare maggiore spinta alle Tigri che, grazie ad un assetto tattico più consono alle caratteristiche dei giocatori, iniziano a creare qualche grattacapo alla retroguardia ospite. Jimmy, a dispetto dall’età non più giovane, si spende su tutto il fronte d’attacco e per poco non riesce a concretizzare in gol una galoppata, palla al piede, di quaranta metri. CapitanCleo fa la barba alla traversa su un bellissimo calcio di punizione dal limite, mentre le conclusioni da fuori di Roma e Ardi si spengono sul fondo mancando il bersaglio di qualche metro. Il centravanti Anzilao si vede poco, anche se ha sui piedi la palla buona per finalizzare l’unica manovra ben articolata dei padroni di casa: contropiede innescato da Milo, fraseggio a centrocampo con Roma ed apertura precisa per Dade che, accantonati per un attimo i piedoni del terzino, serve un assist preciso ad Anzilao, anticipato per un soffio dalla pronta uscita in presa bassa del portiere ospite. A metà del tempo Bosco decide di inserire Cristiano che dopo pochi minuti lascia la squadra in dieci per un fallo di reazione, non violento ma certamente evitabile, specie da un giocatore corretto e maturo come lui. Scintille anche tra ZioPierpa e il centravanti ospite che mette in campo la sua stazza notevole per arginare le ripartenze del difensore di casa, stasera negli insoliti panni del predicatore di correttezza (salvo poi randellare chiunque gli capiti a tiro!).
L'ingresso di Pappo, autore di un paio di imperiosi interventi di testa neanche fosse Mark Hateley, spinge all'assedio finale le Tigri che sfiorano il pareggio prima con un’incursione del generoso Ardi e poi con un’azione caparbia di Jimmy che recupera un pallone destinato sul fondo e lo rimette in mezzo per Anzilao ancora anticipato di un niente. Triplice fischio e tutti sotto la doccia (tiepida...Bosco la temperaturaaaaaaa)

Commento lapidario: nonostante le assenze dei giocatori di maggior qualità ed un gioco decisamente brutto, la partita è stata persa solo per un errore da scuola calcio…penso che possiamo guardare con fiducia al futuro.
Come sempre autoritaria la direzione dell’arbitro che tiene fermamente in pugno una partita maschia ma corretta (da libro cuore la restituzione del pallone al Palata vittima di un banale errore arbitrale durante l’esecuzione di un calcio di punizione...Wizzy perdonaci!).
Corretti e determinati gli avversari che come sempre mettono in mostra un bel calcio...(quasi) sempre vincente…quasi sempre!
Nel consueto terzo tempo alla pizzeria Pulcinella festeggiamenti fino a tarda notte per celebrare la nascita del grande Pappo, finalmente diventato maggiorenne....auguri!!!
La chiosa nella “lingua dei Padri” è dedicata alla magica serata del 6 giugno 2011:
Iam victi vicimus

By DADE

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