domenica 23 maggio 2010

Pol. Casaglia - Pasquali e Chiarati 0 - 0

Il pari basta e avanza ad eliminare Labardi e compagni
Nel giro di una settimana l'Olimpico si trasforma da gelida piscina in torrida arena per ospitare la prima partita delle fasi finali del torneo amatori.
Il Pasquali e Chiarati non ha certo brillato nel suo girone durante la stagione regolare, ma si sa che arrivati a questo punto ogni i valori espressi durante il campionato contano zero e quello che importa e' il responso del campo.

Il Casaglia parte subito forte e volitivo alla ricerca del vantaggio. Forse la foga e' fin troppa e manca la lucidita' per concretizzare e quando la conclusione sembra essere vincente arrivano le parate miracolo del portiere ospite a strozzare le urla di gioia del folto pubblico giunto a sostenere i biancoblu'. Memorabile la rovesciata di Marco che solo per un miracolo viene respinta sulla linea dall'agile portiere del Pasquali e Chiarati.
Nel frattempo in mezzo al campo avviene il patatrac: Roberto Labardi, indimenticato idolo dei tempi che furono, viene steso da Pippo, e si lussa una spalla.
Nonostante venga privato di un perno importante il centrocampo ospite comincia a girare e qualche palla dalle parti di Gio, mai pericolosa, comincia a vedersi.
Nel secondo tempo la musica non cambia e la via della rete sembra smarrita per entrambe le squadre. Proprio quando il gioco sembra subire una fase di stanca Ale "O' Diretto'" se ne inventa una delle sue concedendosi una giovinezza fuori luogo, a cui puo' rimediare solo con un fallo da ultimo uomo. Il direttore di gara non ci pensa due volte a mandare il difensore sotto la doccia.
Sandro e' sempre pronto a stupirci con le sue trovate. Inutile dire che avevamo preferito di gran lunga la gag prepartita, con Jimmy che chiama il nostro mastino difensivo alle 3 e 10 e questi, dal parcheggio, gli risponde dicendogli di essere bloccato a Santa Maria. Credo nessuno scorderia mai la composta reazione del Mago alla notizia...
L'ultimo quarto d'ora in inferiorita' numerica e' un'autentica sofferenza e solo San Gio evita il peggio difendendo strenuamente la porta delle tigri e sigillando il pareggio che consente agli uomini del Mago di passare il turno con il minimo risultato.

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