lunedì 26 maggio 2008

Pol. Casaglia - Drink Team Gallo 0-2

E' con somma tristezza, amarezza e monnezza che mi trovo qui, solo, come ogni perdente che si rispetti, a scrivere di quanto successo Mercoledi'
Mi sento fiacco e svuotato per questa sconfitta, per essere stato partecipe della tragedia che ha interrotto il regale passo delle tigri biancoblu' verso il Mazza.

Altere piu' che mai, da anni indiscusse protagoniste della Coppa Primavera, le fiere di don Ruffo si sono svegliati teneri micini. Ma quanto successo durante il loro sonno non era incubo, ma putrida realta'.

Il canovaccio della peste che ha colpito il Casaglia e' ben noto: partita condotta all'attacco, incapacita' di segnare (ancora mi batto il petto), disfunzioni arbitrali, contropiede bastardo.
Molte volte il passato ci ha ferito in questo modo, molte volte abbiamo accusato il colpo e siamo ripartiti. Stavolta pero' e' diverso: la combinazione di avversi fattori ci ha premiato del nostro unico e vero obiettivo stagionale.
Quest'anno le zampette dei giocatori del Casaglia non balzelleranno leggiadre su e giu' per i morbidi prati dello Stadio cittadino, gli stessi prati che furono testimoni delle imprese di quel Brescia che in poche partite e' gia' diventato cardine della squadra over 35.

Torniamo a casa con due pere in saccoccia, due amarissime pere. Non lenisce di certo il nostro dolore il gol regalatoci dal peggiore in campo, che non fischia un evidentissimo fuorigioco di Dolce. Pensava, egli, che tale contentino placasse il nostro desiderio di vendetta? Sapeva bene costui, che oramai il tempo tiranno gia' aveva deciso la nostra sorte.

Io sono triste per cio' che ho sbagliato, ma ancora piu' mi intristisce il fatto che l'impegno di tanti amici sia stato reso vano da una gestione malaugarata del direttore di gara.
Inutile recriminare su rigori non fischiati, su cartellini inutili e su cartellini non estratti. Occorre ora ripartire alla ricerca della felicita', cercando di ritrovare la strada che conduce alla bellezza del gioco del calcio, tutti uniti. A domani!

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