domenica 3 febbraio 2008

Pol. Casaglia - AD Pol. Chiesanuova 0-1

Il Casaglia inciampa in un'avversario alla portata, ma che ha saputo sfruttare il vantaggio iniziale
Dopo la vittoria della settimana scorsa, il Mister Ruffo rispolvera i classici: "squadra che vince non si cambia". Gli undici di questa partita erano gli stessi di Sabato, eccezion fatta per il Gatto di Pagani, sostituito da Stefano the Tiger.
E i fatti potevano pure dargli ragione, se la sua squadra avesse concretizzato le occasioni avute e se gli avversari non avessero saputo aprofittare di una delle poche sviste difensive dei padroni di casa, e se... Bah!

Fino al momento del gol la partita e' stata piu' che mai aperta, con occasioni da entrambe le parti. Il Casaglia soffre nei primi minuti la pressione degli ospiti, ma questa e' anche la volonta' del Mister, che preferisce attendere che gli avversari si sfoghino prima di cominciare a sbattersi.
Successivamente e' il Casaglia a prendere le redini del gioco: Max arriva vicinissimo a bissare la marcatura della settimana precedente, ma un vero e proprio miracolo (o botta di qlo) del portiere del Chiesanuova difende lo zero a zero.
Le fasi di gioco che precedono il gol hanno visto i tifosi del Casaglia godersi momenti di puro spettacolo. In particolare vogliamo ricordare la veronica con cui Dolce si e' liberato al limite dell'area del suo avversario diretto: un movimento degno dell'Imperatore ai tempi d'oro. Sfortunatamente l'art attack calcistico del fantasista non e' stato apprezzato dal difensore avversario che ha interrotto la sua azione nell'unico modo che aveva a disposizione: sparandogli.
Ovviamente l'arbitro non se l'e' sentita di dare una punizione dal limite e quindi il gioco e' andato avanti.

Tra appassionanti capovolgimenti di fronte arriva il gol. Una palla persa a centrocampo ingenera una mischia furibonda. La palla sguscia tra una zozzeria di gambe e sembra destinata al fondo. Un giocatore degli ospiti, non e' della stessa idea, ci crede, la tiene in gioco e scaglia una sabongia infernale in mezzo all'area, trovando, ad un metro dalla porta, il tocco involontario del nostro Dade e un inaspettato vantaggio.

Il Casaglia si trova nuovamente costretto ad inseguire: l'atmosfera magica del Sabato prima sembra scomparsa. Capitan Pippo decide di sacrificarsi per la squadra chiedendo il cambio. Al suo posto entra Cavallo Pazzo, a riposo da un paio di settimane a causa di una squalifica.
Dal gol alla fine del primo tempo non succede molto. Il massimo che riusciamo ad ottenere sono alcune punizioni dalla tre quarti.

Il motivatore
Negli spogliatoi il Mister Ruffo da' la carica ai suoi ragazzi, spronandoli e dicendo quanto li stima e li apprezza. Eccezion fatta per il Gatin, detentore della fascia di capitano in seguito all'uscita di Pippo. Sentendosi attaccato da Hans, il giocatore strippa, minaccia di andarsene a fare la doccia, poi cambia idea e riindossa la fascia (e la faccia!) di capitano, da' un violento scappellotto al Mister, giusto per far capire chi comanda, prende per mano i suoi e li porta fuori dallo spogliatoio a lottare contro tutto e tutti. Splendido, un vero combattente!

Si ritorna in campo
Nel frattempo Ruffo, tra il lusco e il brusco, ha inserito uno splendido Incommensurabile al posto di Cristian, lasciando di fatto Max come unica punta.
Il secondo tempo si trasforma in un assedio a fort Chiesanuova: purtroppo la poderosa azione del Casaglia nulla vale contro l'accorta e arcigna difesa ospite, che spesso ricorre al fallo per fermare le incursioni avversarie. Vittima preferenziale delle loro malefatte e' Cavallo Pazzo, azzoppato numerose volte. La LAV protesta, ma il massimo che riesce ad ottenere e' un paio di ammonizioni e un flacone di analgesici per lenire il dolore della povera bestia. Sfortunatamente i numerosi calci piazzati fischiati a favore del casaglia non si trasformano in nulla di pericoloso, facendo andare su tutte le furie il Mister che negli utimi mesi ha provato e riprovato migliaia di volte in allenamento schemi da applicare in queste situazioni.

Purtroppo le lancette dell'orologio danzano veloci verso il termine della partita e le ultime speranze del Casaglia di dare continuita' alla prestazione vincente del turno scorso si spengono, nonostante piu' volte si renda pericoloso in area e dal limite.

Mister Ruffo, passato dalla carestia di giocatori di Sabato scorso ad un'esplosione di gagliarda gioventu' di questa settimana, dimostra ancora una volta di avere idee molto chiare sulla gestione del materiale umano. I cambi promessi ad inizio partita non si sono visti, e quelli che si sono visti non hanno evidenziato la volonta' di cambiare il volto della partita, che in effetti non e' cambiato. Concludo ringraziando la pazienza di chi si siede in panchina con Hans, quasi sicuro di tenergli compagnia fino al triplice fischio.

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