domenica 13 aprile 2008

I Tre Moschettieri - Pol. Casaglia 3-1

Una partita segnata da gol stellari affonda i sogni di gloria del Casaglia
Il risultato finale non rende merito alla grinta con cui la formazione di Ruffo affronta a testa alta una rappresentative con una situazione di classifica ben diversa dalla propria.
Purtroppo le cose si mettono subito male: gia' a meta' del primo tempo il Casaglia si ritrova sotto di due gol. Il risultato si sblocca proprio mentre le tigri mettono in affanno la retroguardia dei locali con rapide incursioni che vengono arginate sempre piu' a fatica. Purtroppo la lucidita' sotto porta fa la differenza: alla prima occasione seria i Moschettieri perforano la difesa del Casaglia e solo un intervento irregolare di Dade li puo' fermare. L'arbitro commina un calcio di rigore che Jack trasforma. Intervistato alla fine della partita dichiara che l'ultimo rigore che ha sbagliato e' stato nel lontano 1992. Il nostro sarcastico Capitan Pippo, udendo tale dichiarazione, non ha saputo trattenersi: "Da quella volta quanti ne hai tirati? Due?!".
Sotto di uno a zero il Casaglia si riorganizza e riparte, ma un Moschettiere non ci sta e decide di incastonare una gemma nel sette: il suo tiro da 25 metri si insacca alla sinistra di un incolpevole Gigi.
Per fortuna il doppio svantaggio dura poco!
Manu non ci sta, urla al mondo che anche a lui puo' fare cose del genere e lo dimostra con un gran tiro da fuori area che porta il Casaglia sul due a uno. Il pareggio sembra a portata di mano, ma fino alla fine, nonostante la pressione quasi costante delle tigri il risultato non si sblocca. Solo a cinque minuti dalla fine i locali riescono a trovare, con una rete in rovesciata, il terzo gol.
Da sottolineare la correttezza della gara, che comunque e' stata combattuta come testimonia il fatto che Bagio, il nostro guerriero, e' stato costretto a ricorrere alle cure amorevoli di Bosco per ben due volte e per ben due volte si e' rialzato al solo scopo di sottrarsi alle stesse.

Ruffo, intervistato a fine gara, ha dichiarato che la partita si sarebbe potuta tranquillamente raddrizzare e lui aveva l'asso vincente nella manica. Non mi ha saputo dire quale fosse la mossa segreta, ma ha detto che non ha potuto metterla in pratica perche' disturbato dall'incessante vocio di Bosco. Eh si'! An che lui a cominciato a capire che la colpa va scaricata sul caprio espiatorio... Bosco, grazie di esistere! Per te oggi un voto tondo tondo: 1,0!

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