domenica 20 gennaio 2008

Caselle - Pol. Casaglia 3-0

Anno nuovo, sconfitta nuova
Chi vi scrive e' un uomo distrutto dagli eventi, alla disperata ricerca di solidarieta'. Cercate di immedesimarvi in lui e di comprendere il suo stato d'animo.
Egli ha l'ingrato compito di svegliarsi la domenica mattina per raccontare le disgrazie accadute a lui e ai suoi compagni il giorno prima. Se fino a un mese fa la cosa era una sgradita abitudine, la pausa natalizia, costellata di indigestione di leccornie e buoni sentimenti l'ha illuso.
Egli credeva nella svolta, si era fatto turlupinare dalla saggezza popolare che prevede per il nuovo anno una vita nuova e migliore.
E invece no, mannaggia, mannaggia!
Il suo sogno e' stato bruscamente interrotto nel pomeriggio di ieri e al risveglio si e' scoperto impantanato in una morsa di fango freddo e nauseabondo. Sconfitto, per l'ennesima volta.

La cronaca sara' breve.
Il primo tempo vede un Casaglia arrembante che gioca la palla e si propone spesso in fase offensiva, seppur sterilmente. Una rapida azione di contropiede porta al gol i padroni di casa: la loro ala sinistra viene, lasciata colpevolmente libera da Cavallo Pazzo, andato a prendere il pallone in un posto dove non e' mai arrivato, raccoglie un pallone vagante e con un abile controllo prepara il tiro che infiocina il gatto di Pagani.
Ma la grana piu' grossa del primo tempo e' l'infortunio occorso al Moldavo. Pierpa gli da il cambio, sfoderando la grinta che gli e' consueta.
Nel secondo tempo si cerca la svolta, ma dopo qualche fiammata iniziale il Casaglia torna a subire gol. Questa volta e' un preciso tiro da fuori area a trafiggere il gatto di Pagani, invischiato in un fango colloso che ne limita i movimenti.
Quando oramai la situazione e' compromessa, Mister Ruffo decide di tentare soluzioni alternative inserendo addirittura una punta di ruolo. Il Cobra appena sceso in campo dimostra di esserci, andando senza successo ad insidiare il portiere avversario.
Ma non passa neanche il tempo di cominciare a crederci che l'ennesimo contropiede innesca un'azione travolgente dei padroni di casa che la retroguardia del Casaglia puo' fermare solamente con un fallo da rigore. Il calcio piazzato viene trasformato e la sconfitta si trasforma in disfatta.

Clima teso
Non migliora la situazione climatica nello spogliatoio del Casaglia. Anche ieri manifestazioni di dissenso per le scelte tecniche del Mister, culminate nella clamorosa protesta della tigre Pole.
Ecco come sono andate le cose.
Pole: "Mister, amore mio, quand'e' che arrivera' il mio momento?".
Ruffo: "Figliolo, cio' che mi chiedi va oltre le mie capacita'! Quando il buon Dio ti vorra' con se' lo scoprirai."
P. (toccandosi le bolas): "Non credo Lei abbia inteso appieno la mia domanda, provo a riformularla in altri termini. Mister, posso aver anche io un po' di spazio?"
R.: "Mo si' belo! Dolce, sa fat incora chi santa'?! Vat a far la docia cha as dev santar Stefano!"
P.: "XXXXXXXX XXXX X X X X XXXXX X X XXXXX !"

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