sabato 29 dicembre 2007

La galaverna e il Casaglia

Stamattina mi alzo e sollevo le tapparelle, speranzoso di illuminarmi con il timido sole dell'inverno ferrarese. Il sole e' quello che e' e che ci si aspetta: c'e' ma non si vede, la nebbia la fa da padrona.
Ma il mio cuore si scalda per un'altro spettacolo della natura: la galaverna avvolge ogni cosa.
Alla sola vista il mio pensiero prende il volo verso prati verdi, quelli calcati dalla banda delle tigri di Casaglia.
A presto amici, vi penso sempre.

2 commenti:

DOLCE ha detto...

Ragazzi,che emozione leggere queste parole in queste giornate di festa. In questo momento sono tre i quesiti che mi ronzano nella testa: Ruffo ha mangiato il panettone con la dirigenza del Casaglia? Riuscirò prima della ripresa degli allenamenti a liberarmi della possente morsa dei braccioli del mio comodo e caldo divano rosso? Il terzo quesito è: che è st'amaro averna?

Esalando Prassi ha detto...

Mentre la neve si posa leggera sul prato di Casaglia, mi pongo gli stessi quesiti.

Sul primo dico solo chi vivra' vedra'. Il punto e' chi vedra'? Ruffo? Il Cobra? Entrambi? Nessuno dei due? Bah!

Riguardo al secondo: hey! Anche io ho un divano rosso infidissimo! Ma il rosso non doveva essere un colore vivace che da la carica? Bah!

Per l'ultimo sono addirittura basito dalla domanda... Non conoscere l'averna e' come non conoscere l'alfabeto! A come averna, b come bordeaux, c come cagnina... Bah!

A quando un allenamento indoor?